Ogni volta che si arriva al maneggio è importante controllare sempre che il proprio cavallo stia bene. Già guardandolo, infatti, è possibile capire se c’è qualcosa che non va, dal momento che sono animali molto espressivi. Si potrebbe notare, ad esempio, che il cavallo si presenta fermo con la testa e il collo abbassati o con un arto leggermente sollevato, comportamenti che possono esprimere una condizione dolorante. Anche se non possono parlare, infatti, i cavalli comunicano attraverso le posture e le espressioni facciali in quanto riescono ad essere molto comunicativi, sia che si tratti di sentimenti positivi, sia che si tratti di situazioni di disagio.
Soprattutto nel caso di condizioni dolorose, è importante osservare questi segnali per riuscire ad affrontare prontamente il problema:
- Ridotto carico sull’arto dolorante o arto sollevato
- Sguardo rivolto verso un fianco
- Rotolamenti frequenti
- Irrequietezza
- Depressione e apatia
- Diminuzione dell’attività
- Calo dell’appetito
- Isolarsi in un angolo del box o del paddock
- Cambiamento nell’atteggiamento o nelle prestazioni
- Impennate o sgroppate quando montato
- Aggressività anomala
Dal punto di vista fisiologico, invece, alcuni indicatori di dolore sono l’aumento della frequenza cardiaca, livelli elevati di cortisolo nel sangue (l’ormone dello stress) e delle β-endorfine (soppressori naturali del dolore). Anche i livelli di ossitocina elevati possono indicare benessere ridotto.
Alla luce di questo, i proprietari e veterinari possono utilizzare diversi metodi per valutare il grado dolore nei cavalli.
Questi includono:
- Valutazione della risposta agli analgesici come FANS o farmaci oppioidi
- Palpazione o manipolazione degli arti per verificare se il cavallo si ritira dal tocco a causa del dolore percepito
- Utilizzo di un algometro a pressione per rilevare aree dolorose, si tratta di uno strumento che permette di quantificare e documentare i livelli di sensibilità e la soglia di tolleranza al dolore nei muscoli, articolazioni, tendini e legamenti.
Tuttavia, questi metodi richiedono tempo e non sempre sono correlati direttamente al dolore, poiché altri stimoli possono provocare dei cambiamenti fisiologici simili (come ad esempio l’aumento della frequenza cardiaca). Nonostante ciò, imparare a leggere le espressioni facciali e le posture di un cavallo a riposo o montato può aiutare a diventare più sensibili ai problemi che gli si presentano. I cavalli parlano molto attraverso il loro corpo e i loro comportamenti: dobbiamo solo riconoscere quello che dicono.