Ci preoccupiamo sempre di cosa mangia il nostro cavallo, della sua attività e condizione fisica, ma prendiamo mai in considerazione l’acqua?
L’argomento acqua sembra scontato, ma non dobbiamo dimenticarci che questo elemento è ciò che permette ai corpi di funzionare nel modo corretto. Basta solo pensare che il corpo umano è formato da circa il 60% di acqua, mentre quello del cavallo da circa il 70%.
Per assicurare una corretta idratazione al nostro cavallo, la prima cosa da considerare è la fonte d’acqua da somministrare. Questa dev’essere fresca, pulita ed appetibile. L’appetibilità infatti non vale solo per gli alimenti, ma anche per l’acqua!
Sebbene il cavallo possa tollerare una certa scarsità di acqua per brevi periodi, la disidratazione può rapidamente diventare fatale. Due giorni di mancanza d’acqua sono già da considerarsi pericolosi, ma dai tre ai quattro giorni gli organi interni del cavallo possono riportare gravi conseguenze.
La quantità di acqua assunta, però, va considerata anche in relazione all’alimentazione, se siamo in presenza di una razione molto ricca di umidità potremmo vedere i cavalli bere molto poco, o addirittura non bere affatto! Risulta quindi scontato che più la razione è secca, molto ricca di foraggi, sale, potassio e proteine, più il cavallo necessiterà di acqua di abbeverata.
Inoltre, il metabolismo di digestione di grassi e proteine produce dell’acqua metabolica, che anche se non in grande quantità, concorre al bilanciamento giornaliero del cavallo.
Cosa fare nel caso in cui si voglia incoraggiare il cavallo a bere?
A volte la soluzione più corretta è la più semplice, è fondamentale lasciare libero accesso ad acqua fresca e potabile, cambiarla o riempirla con una certa frequenza, in modo da fornire sempre acqua pulita. Utilizzare un mix di Forasand, Fiber Screen e Salivit aumenta la quantità di acqua assunta dal cavallo, così da ottenere un bilancio corretto del sodio, necessario per avere una risposta appropriata alla sete ed un corretto equilibrio corporeo d’acqua.
Altro aspetto da considerare è la temperatura con la quale l’acqua viene somministrata. Studi scientifici hanno sottolineato che la temperatura ideale si aggira attorno ai 20°C, quindi tiepida, soprattutto in inverno con temperature ambientali molto rigide. Una temperatura dell’acqua troppo bassa può far calare l’idratazione anche fino al 40%.
Quali sono i sintomi della disidratazione?
Osservando il cavallo si può notare il battito cardiaco accelerato, diverso colore delle mucose e minore elasticità della pelle. Un cavallo inattivo ha bisogno di circa 25-30 L di acqua al giorno e sarà lui stesso ad aumentarne il consumo in condizioni climatiche calde oppure dopo l’attività.
Durante gli spostamenti, è fondamentale fare delle soste frequenti nelle quali fornire acqua fresca, e se sappiamo di avere un cavallo un po’ schizzinoso, potrebbe essere utile portare con sé la sua acqua abituale.
Per evitare condizioni di disidratazione è fondamentale farsi seguire da un professionista della nutrizione che svolge un ruolo tecnico di supporto. Sono necessarie davvero poche attenzioni per garantire al cavallo la giusta idratazione!
Foto – flickr
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