Alcuni cavalli più di altri possono essere soggetti all’ingestione di sabbia, a causa del luogo in cui vivono e della modalità con cui vengono gestiti. Questo fenomeno può essere più frequente nei soggetti che pascolano in terreni sabbiosi e in quelli che mangiano il fieno e/o il mangime posizionato direttamente sul suolo del paddock e non in una mangiatoia, ma anche i cavalli alimentati in una mangiatoia potrebbero ingerire terra mangiando il mangime che cade sul terreno.
La sabbia è pericolosa per l’intestino dei cavalli, poiché si muove attraverso il tratto digestivo con gli alimenti ingeriti, fino ad essere espulsa con le feci, ma lungo il percorso può irritare le pareti intestinali, portando a diarrea e perdita di peso. La sabbia però può anche accumularsi nelle anse intestinali, compromettendo la motilità intestinale e ostacolando la corretta digestione e funzionalità dell’intestino stesso. In aggiunta, la ridotta motilità intestinale porta a maggiori accumuli di sabbia stessa, arrivando persino a provocare un blocco intestinale, che porta ad una colica. Solitamente la sabbia diventa un problema a livello del colon e non di altri tratti intestinali, probabilmente a causa del tipo di mobilità di quella determinata zona, perché il contenuto intestinale rallenta molto a livello di colon, mentre nel resto del tratto gastro-intestinale si muove abbastanza rapidamente.
Per verificare se un cavallo ha ingerito sabbia, consigliamo di raccogliere un campione di feci e di metterle all’interno di un guanto da ispezione con abbondante acqua salata e mescolare. Dopo aver lasciato a riposo per 30-60 minuti circa, se è presente sabbia, essendo più pesante delle feci, la si vedrà depositata sulle dita del guanto. Purtroppo, questo metodo è una foto delle feci di quel preciso momento e non dà un’indicazione della quantità di sabbia presente all’interno del colon, ma se questa analisi viene ripetuta con frequenza e viene sempre trovata sabbia, è probabile che ci sia sabbia anche nel colon.
Ci sono anche altri metodi per diagnosticare la presenza di sabbia a livello intestinale, per questo consigliamo di consultare il veterinario.
Se il veterinario diagnostica che è presente sabbia a livello intestinale, considerando i casi lievi, possiamo consigliare di somministrare al cavallo prodotti a base di psyllium, un alimento ricco di fibre solubili. È stato dimostrato come l’azione dello psyllium sia efficace nello stimolare la motilità intestinale e che funzioni come una sorta di lubrificante intestinale, contribuendo a far scorrere la sabbia lungo l’intestino e riducendo il suo accumulo nelle anse intestinali. I prodotti a base di psyllium, per funzionare correttamente, devono essere somministrati per un periodo continuato di almeno una settimana.
Per i casi più gravi purtroppo un trattamento di questo tipo potrebbe non essere sufficiente e può essere che il veterinario decida di optare per un intervento chirurgico.
Per trattare i casi lievi o per cavalli che passano molto tempo in paddock in terreni particolarmente sabbiosi, consigliamo di procedere con cicli di somministrazione regolari durante l’anno di Forasand Cortal Horse
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