Le abilità di attenzione di un cavallo variano da soggetto a soggetto ed hanno un’influenza diretta sulla capacità di apprendimento:  soltanto se riusciamo a catturare l’ attenzione dell’animale possiamo infatti addestrarlo efficacemente. Ma come funziona tale meccanismo? L’abilità di attenzione del cavallo è un processo che si articola in tre fasi:

  • Ricezione dell’informazione da parte del sistema nervoso attraverso gli organi di senso
  • Rielaborazione dell’informazione ricevuta
  • Risposta dell’organismo

Questa concatenazione è fondamentale nel momento in cui il cavallo percepisce un pericolo, come ad esempio la presenza di un predatore, e immediatamente il suo “istinto” gli suggerisce di fuggire. Tale reazione avviene anche in altre situazioni, come durante una competizione o quando il cavallo deve comunicare con altri simili o con l’uomo.

Si possono inoltre individuare quattro diversi tipi di attenzione:

  • Attenzione selettiva: permette al cavallo di selezionare gli stimoli e a far fronte ad eventuali distrazioni
  • Attenzione ripartita: permette al cavallo di rispondere a più stimoli contemporaneamente
  • Attenzione continua: permette al cavallo di mantenere il livello di attenzione nel corso di attività prolungate
  • Attenzione alternata: permette al cavallo di spostare l’attenzione tra più stimoli.

Anche l’alimentazione può giocare un ruolo importante nell’attitudine di un cavallo a prestare più o meno attenzione e addirittura può aiutare a migliorare questo aspetto. Gli acidi grassi Omega 3 nella dieta, infatti, favoriscono le funzioni cognitive, facilitando indirettamente l’addestramento. Questi nutrienti sono contenuti in elevata quantità ad esempio nei semi di lino: https://www.cortalhorse.it/prodotti/linoies/

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